domenica 30 dicembre 2007

Il bancone di papa'



Il mio papà faceva il sarto e nel suo laboratorio aveva un banco di lavoro particolare. Era un grande bancone, alto, chiuso davanti e sui fianchi, e dal lato dove stava papà per lavorare era aperto e sotto questo tavolo, su un ripiano, rialzato da terra di circa 7-8cm., c'erano grandi scatole con dentro avanzi di stoffa, fodere, imbottiture e cose varie.
Ricordo che per vedere quello che papà faceva su questo bancone e soddisfare la mia curiosità che poteva durare solo qualche secondo, dovevo salire con i piedi sul ripiano, tenere le mani ben strette al bordo. Mi sembra ancora di sentirlo..."stai giù" mi diceva per scongiurare il pericolo che io cadessi all'indietro.
Spesso mi sedevo su questo ripiano e mi piaceva ravanare in quelle scatole per scegliere le stoffe....Ricordo il suo stupore quando sono riuscita a cucire la mia prima bustina di stoffa, doveva essere un borsellino...Da allora credo di aver acquistato la sua fiducia per affidarmi qualche piccolo lavoro come togliere le marche, ecc.
Non era così semplice perchè dovevo ricordarmi di non togliere quelle che dovevano rimanere! Poi quando sono riuscita a tenere l'ago in mano mi affidò il compito di passare le marche dove lui in precedenza aveva passato il gesso....(ma non su tutti i segni). Ah dimenticavo!, una delle cose che ci divertiva era fare la gara a chi arrivava primo tra lui che usava gli aghi per imbastire e io che gliel'infilavo. Ho imparato giocando questo lavoro che ora amo fare....Quanti bei ricordi sotto quel bancone: con le mie sorelle, giocavamo a nascondino; ricordo che gli facevo anche qualche piccolo scherzo: come slacciargli le scarpe, ecc. che lui rimproverava con un ghigno che lasciava intendere un certo apprezzamento!

Nel riprogettare lo spazio dove amo realizzare i miei hobby di cucito mi è balenata l'idea di raggruppare tutto ciò che mi occorre in diverse scatole, riporle sotto un tavolo massiccio allungabile, rialzarlo da terra di 6 cm., chiuderlo sui 3 lati con pannelli di stoffa.....e perchè no, magari realizzando il top a patchwork con le piastrelle delle "casette dormiglione" che ho ricevuto con lo scambio delle mie amiche del forum Patchwork-caffè!
E così ho fatto!


"Casette dormiglione 2"

Ecco pronte altre 6 casette che ho realizzato, aspettano solo di essere spedite in attesa di riceverne altre 6 in cambio.


5 commenti:

  1. tra un'aspirina e uno sciroppo, in preda all'influenza ..
    tanti cari auguri.. per un 2008 migliore.
    baci

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  2. Buon Anno.E' bello ricordare la nostra infanzia

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  3. Bel lavoro e bellissimi ricordi!!!
    Posso condividere a pieno i tuoi ricordi perchè anche mia madre era una sarta (da giovane) e poi ha continuato sempre a cucire...e anche se io non ho per niente la sua tecnica e le sue doti, ogni volta che prendo ago e filo ricordo la mia infanzia e mia madre china sulla sua macchina da cucire!!
    Poi l'idea che una mia casetta è in bella mostra lì a casa tua mi rende un po' orgogliosa!!
    Baci
    Maria Teresa

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  4. anche mia mamma è sarta, si puo' dire che finchè c'è riuscita mi ha vestito lei!
    belle le casette, ciao!
    maria daniela

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  5. è stato bello leggere un po della tua storia e vedere cosa sai fare con le tue mani ciao Carla BRAVISSIMA

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